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#SosteniamoLeMamme: l'importanza del desiderio - Luisa Musto, Strada per un Sogno ONLUS

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Come fondatrice dell’Associazione Strada per un Sogno Onlus, ci potresti descrivere in cosa consiste il vostro lavoro di supporto alla maternità?
Strada per un sogno ONLUSsegue tutte le persone che ricevono una diagnosi di infertilità e sono costrette, se vogliono diventare genitori, a farsi aiutare dalla scienza. La stragrande maggioranza deve affrontare il percorso della fecondazione assistita. Molto spesso tra il momento in cui queste persone decidono di mettere al mondo un figlio e quello in cui ci riescono passa tanto tempo, a volte anni. Anni in cui questo figlio è sognato, inseguito, sperato. Anni in cui c’è un susseguirsi di sentimenti contrastanti che si agitano nel cuore di questi aspiranti genitori. Anni in cui si è “già genitori” pur non essendolo ancora fisicamente. Questa mancanza è assolutamente “lacerante” e isola tantissimo chi la subisce, anche perché ovviamente il resto del mondo vive normalmente nonostante noi. Si finisce in molti casi per nascondersi, vergognarsi, sentirsi difettosi.
Noi cerchiamo di intervenire su molteplici fronti. Ci occupiamo di dare un supporto informativo organizzando incontri gratuiti con esperti del settore, un sostegno emotivo attraverso un Forum molto frequentato e attivo dal 2010 e la nostra partecipazione ai social e un aiuto economico dove possiamo, cercando di sensibilizzare i centri a praticare agevolazioni a chi si rivolge loro per i trattamenti.
Cerchiamo anche di partecipare alle battaglie per i diritti dei pazienti infertili, facendoci portavoce delle loro esigenze.
Le famiglie che abbiamo contribuito a formare rimangono poi fedeli al nostro progetto e questo crea una rete di solidarietà che funziona. Ad oggi ci chiamano “zie” quasi 700 bambini. Una soddisfazione enorme che si rinnova continuamente.

Che tipo di supporto hai (o non hai) ricevuto quando sei ri-nata mamma?
Io sono stata fortunata perché il consultorio della mia zona contava uno staff molto valido, che già per la mia prima gravidanza mi ha consentito di avere informazioni e supporto.
Ho avuto per mia buona sorte due splendide gravidanze, nella seconda essendo già mamma ho forse potuto assaporare di più la bellezza dei miei nove mesi di attesa.  La prima volta, venendo da un percorso di PMA lungo e travagliato (ho avuto purtroppo anche un aborto), l’ho vissuta con maggiore ansia.
Anche in ospedale sono stata ben seguita, l’allattamento è partito subito e senza problemi, per cui sono tutti bei ricordi. Il mio pensiero però va a chi non ha queste fortune e si sente sola e poco capita.
Come nel mondo della fecondazione assistita, anche qui c’è molto lavoro da fare.

Perché secondo la tua esperienza è importante sostenere le mamme?
Diventare mamma è un progetto totalizzante, che per quanto lo si immagini, lo si desideri e lo si sogni è sempre “più forte” di quel che si era creduto. Nel bene e nel male, perché è anche un qualcosa che impegna fisicamente, stravolge emotivamente, mette a nudo i nostri sentimenti.
Le mamme che diventano tali grazie alla pma hanno inoltre i loro “anni di desiderio” che secondo tutti gli altri dovrebbero impedire di sentire fatica, inadeguatezza, paure. E invece tutte le donne, chi più chi meno, hanno di questi sentimenti. A volte si sentono “troppo”, altre “troppo poco”.
“Ma non era quello che volevi?”
“Lo hai tanto desiderato e adesso che fai, ti deprimi?”
“Ora non fare che siccome hai faticato per averlo questo figlio lo vizi”
Sono tutte frasi che risuonano spesso nelle orecchie di queste donne, è successo anche a me. Questo può creare davvero un vortice pericoloso, perché magari non si confessa il proprio disagio per la vergogna, dopo aver percorso questa strada, di sembrare quasi irriconoscenti ad avercela fatta.
Riuscire a sentirsi “mamme come tutte le altre” può diventare un processo difficile. Anche per questo è importante che queste donne non si sentano sole.

Una rete di supporto funzionale quali caratteristiche, servizi e modalità dovrebbe avere?
Del prima si parla assai poco. In Italia molte coppie hanno difficoltà di concepimento. Molte sono sterili. I medici di famiglia e i ginecologi di base, quelli che non si occupano di infertilità per capirci, sono spesso disinformati e non riescono a dare indicazioni precise. Servirebbero punti di informazione gratuita e mirata, che consenta di perdere meno tempo possibile. Il tempo in questi casi è spesso preziosissimo, l’età materna è una discriminante importante. Si pensa che questi temi siano slegati da un discorso unico che riguarda la maternità, ma non è così. L’infertilità è una delle facce della medaglia.
Ci sono argomenti poi che sono veramente “nevralgici” e sono comuni a tutte le gravidanze, da pma o naturali che siano, come allattamento, ripresa dopo il parto di una vita normale anche intima, bisogno di confronto con persone che vivono la stessa avventura meravigliosa che viviamo noi. Tanto per iniziare.
Sono tutte aree di intervento che ovviamente aprono un mondo.

"Le gravidanze PMA sono sogni a lungo cullati nel cuore". Strada per un Sogno Onlus svolge un lavoro importantissimo per sostenere le mamme a ri-nascere. In che modo, tutti noi, possiamo fare la nostra parte per sostenere queste famiglie?
Fino a che si è in corsa si vive col tempo scandito dalle tabelle di marcia che ci dettano i medici, quelli che ci seguono. Analisi, esami, farmaci, orari, tutto è rigorosamente incasellato. Mi ricordo che mettevo le mie medicine in un foglio excel e coloravo le caselline man mano. Tutto preciso e catalogato.
In tutto questo forse si perde una cosa fondamentale: pur con la mediazione di medici, biologi, infermieri, donatori se si fa eterologa, si sta facendo un qualcosa di primordiale e meraviglioso: si sta accogliendo un figlio, si sta iniziando un rapporto che sarà per la vita, ci si sta innamorando di un amore viscerale. Forse questa parte, orientate al risultato come siamo costrette ad essere, si dimentica. Dovrebbe essere sviluppata una rete di supporto psicologico che permetta di recuperarla. Sia durante il percorso che dopo, durante una gravidanza che spesso non ci permettiamo di vivere appieno, nel terrore di perderla.
Quello della fecondazione assistita inoltre è un percorso spesso duro, che porta anche la coppia a livelli di tensione che possono diventare insopportabili. Aiutare i partner a non interrompere il loro dialogo è fondamentale.
Così come è fondamentale aiutare queste donne a sentirsi “semplicemente mamme”, con le paure e le ansie che normalmente hanno le mamme, senza dover essere super donne che nulla più temono.

Aumentando infine il numero delle nostre famiglie, che nel tempo per fortuna cresce sempre più e che noi non vogliamo assolutamente abbandonare una volta raggiunto il sogno, è molto importante che si crei una rete che interagisca con noi nella difesa di questi traguardi faticosamente conquistati.


Luisa Musto, Strada per un Sogno ONLUS
stradaperunsognonlus.it

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